Grandi antenne filari in spazi ridotti

 

Come il mitico Giano è un’antenna con due facce e due comportamenti diversi, è un’antenna a larga banda per le HF con le caratteristiche di radiazione diverse a seconda da che lato è alimentata come Log-Periodic, però senza guadagno verso le frequenze alte poco più del dipolo.
Contenuta nello spazio, solo 20 m. e alta 10. Se si pensa che un dipolo per i 160 m. ha bisogno di quasi 79 m. o in 80 m. occorrono 41 metri, anche una verticale, venti in altezza, dunque, bisogna convenire che è ridotta nello spazio.
L’angolo di radiazione azimutale intorno ai 20° e varia molto al variare della frequenza e dipende dall’altezza delle punte dell’antenna, in basso, verso i radiali e il suolo. Mentre l’angolo zenitale è simile ad una verticale.
La polarizzazione prevalente è verticale quando è alimentata con cavo 52 Ohm dal lato alto, mentre quando l’antenna è alimentata dal lato basso, vicino alla terra, ha alta impedenza e abbisogna di un balun 1/6 e può essere chiusa verso terra dalla parte alta dell’antenna con una resistenza antinduttiva da 300 Ohm verso i radiali di terra, se non si usa grande potenza.
Il radiatore: trecciola di rame diametro 1,5 mm. di buona qualità e flessibilità magari anche ricoperto.
I radiali: meglio treccia di rame nudo crudo 3×20 m. partenti uniti dal lato basso per distanziarsi di un metro per parte verso il lato alto dell’antenna. Nei diagramma di radiazione orizzontale si evidenzia una certa prevalenza di direzione dal lato dell’alimentazione. Quando l’antenna è alimentata a 52 Ohm dal lato alto dell’antenna bisogna chiudere il lato basso con una resistenza antinduttiva da 300 Ohm. L’antenna alimentata dalla parte bassa ad alta impedenza sulle bande dei 1,8, 3,5, e 7 MHz ha dimostrato angoli molto alti di irradiazione validi per l’uso NVIS quindi al confronto con altre antenne una certa attenuazione ma anche una possibilità maggiore di discriminazione dei segnali nel rumore tipico di quelle bande. A partire da 9 MHz l’angolo di irradiazione diminuisce e l’antenna comincia ad avere guadagno che diventa sensibile nella parte terminale dello spettro. Ricordo che al disopra dei 30 MHz, dalla parte bassa, ad alta impedenza, quando si usa il balun questo deve essere adeguato alla frequenza in uso.
È un’antenna da me sperimentata ma comunque sempre sperimentale e sono sicuro che riserverà piacevoli sorprese a chi vorrà costruirla, con costi e impegno, tutto sommato, contenuti.
Anche questa è “ASR”? Sì! Con semplice definizione in tre parole: “perde e guadagna poco”, a seconda delle frequenze… però… però, perbacco! in tutto lo spettro delle onde corte e oltre!

72′ de Attilio I1BAY
On air since 1948

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