capoletteran amico dell’I QRP Club Link esterno mi ha pregato di riparlare di antenne semplici e funzionali in VHF/UHF, come fatto in articoli da me scritti dieci anni fa per RR di cui non ricordavo più il testo. Sono andato a scartabellare per trovare gli scritti e in più ho scoperto che quelle antenne erano ancora in funzione e in dotazione al mio fuoristrada e usate l’estate scorsa con profitto per il SOTA, per l’estrema leggerezza e compattezza. Così ecco, spolverati, i disegni e le parole di allora con la tranquillità di indicarvi cose sicuramente testate e diventate DOC.

La prima è la conosciuta HB9CV con qualche piccola modifica e con una realizzazione davvero compatta. Potete fare tutto in casa con poco: quattro stiletti da radiolina transistors, un bnc, due quadrelli di alluminio, due isolatori e avrete un’antenna che vi sta in una tasca.
Direttiva due elementi con possibilità di variare la polarizzazione, e di resa di circa 4,5 dB. Con a corredo un paletto di sostegno fatto in plastica a pezzi che si infilano gli uni dentro gli altri diventa un tutt’uno estremamente leggero. Consiglio di saldare, fatta la misura, gli stili, meglio a castolin, in modo da essere ben sicuri che anche tirando, la misura resti esatta e il contatto elettrico assicurato. Anche se l’impedenza è 75 Ohm non produce problemi al transceiver.

Per la collineare credo di aver poco da aggiungere perché si commenta da sé. Dirò che aver voluto adoperare la base ricavata da un magnete di altoparlante non è solo una questione di risparmio, ma anche per poter filettare sopra un sistema di radiali (tre almeno a centoventi gradi) che consentano l’uso anche in luoghi diversi dal tetto dell’autovettura. La lunghezza dei radiali sarà un quarto d’onda più il 5%. Raccomando di non piegare ad angolo retto i radiatori e provvedere alla saldatura inox della spira nel tratto rettilineo degli stessi.
Per evitare eccessive vibrazioni del tratto verticale è consigliabile usare una buona sezione nel quarto d’onda. Per fare l’isolatore centrale usate un pezzo di tubo di plastica di adeguata dimensione in diametro e lunghezza, tagliato in due nel senso verticale, riempite con resine epossidiche e lasciate essiccare in posizione perfettamente verticale.
Collineare da macchina e da scrivania dunque, forse non supercompatta, ma certamente una ricerca della resa.

La terza antenna invece vuole costituire una collineare baby che, se avrete voglia e pazienza di costruire, vi stupirà anche per la sua efficenza. Se volete, alla ricerca sempre del meglio, mettete sia sulla base magnetica, sia sulla antenna, connettori N. Se fate questa scelta cercate di uniformare anche la collineare per i 144 MHz (sempre che l’abbiate costruita o che vogliate costruire) così con una sola base si potrebbe servire due o più antenne.
Usate come supporto per la bobina del teflon, fate un invito per le spire in modo che le vibrazioni in nessun modo possano far variare le spaziature, mettete cura nelle saldature. Usate filo argentato diametro 1,20, non piegate mai ad angolo retto, anche la spira in centro, in filo di rame argentato con sicuri contatti, bloccate tutto alle misure date con epossidico di buona qualità, in posizione verticale. I tratti radianti sono in acciaio inox, le altre parti in ottone argentato o cromato, pure lo schermo della bobina, che salderete al PL o N.
I due tronchi di cono al centro debbono portare verso la spira incavi di tre, quattro millimetri, in modo che l’epossidico possa formare buona presa meccanica. Sempre sui tronchi di cono, viti a brugola per il fissaggio della spira e dei tratti radianti, con fori per i tratti radianti più lunghi in modo da poter far rientrare, o uscire gli stessi, per l’aggiustamento fine del sistema. Usate condensatori di buona qualità con isolamento 500 V.
Se realizzerete tutto con cura, senza premura, avrete una baby che vi entusiasmerà nel funzionamento perché su tetto della vettura mi ha dato questi risultati:
VHF circa 2 dB di guadagno;
UHF circa 4 dB.
Bandwith ottimo su entrambe le bande e ROS 1 : 1,2 entro lo spettro. Tutto questo senza pretese, un modo tutto nostro di “animare” dei piccoli pezzi di metallo.
A corredo di questa antenna non poteva mancare un duplexer che completa la vostra dotazione /m. Certo può servire anche in casa. Siccome hanno costi non indifferenti e noi abbiamo ancora le mani, magari qualche volta anche un briciolo di tempo, perché non farlo? Costruitelo su circuito stampato, stagnato o argentato, filo rame argentato, condensatori di buona qualità montati dal lato opposto alle piste. Il tutto racchiudetelo in una scatoletta di metallo per una buona schermatura. Potenza ammissibile 50/60 W RF, perdite di inserzione quasi trascurabili.

IK1UWL, Giorgio, suggerisce questa versione ottimizzata per l’HB9CV:

 

Lungh. riflettore
Lungh. radiatore

In spazio libero:

Guadagno
F/B
SWR (tra 144 e 145 MHz)

Ad altezza 2 metri da terra

Guadagno a 30° elevazione
Guadagno a 9° elevazione
F/B
SWR (tra 144 e 145 MHz)

524 mm
462 mm

3.35 dBi = 1,2 dBd
3,98
1,33

4,44 dBi = 2,29 dBd
3,40 dBi = 1,25 dBd
3,43
1,32

 

 

Se vuoi scaricare i 5 disegni originali alta risoluzione in formato zip clicca qui: HB9CV e Collineari (schemi) 

Attilio I1BAY, I QRP 309

English version

Discutine sul Forum