Antenne speciali HF

by Attilio I1BAY

 

Sono antenne essenzialmente per uso NVIS (near vertical incidente skywave) cioè capaci di trasmettere onde radio con angoli di incidenza vicino ai 90 gradi per colpire gli strati ionizzati più bassi e così avere riflessioni tutt’attorno all’antenna, per un’area di due-trecento miglia. Riuscire ad avere in HF la capacità di copertura sicura di tutto il territorio, cosa impossibile con antenne ora comunemente usate, per le zone d’ombra dovute alle antenne alte sul suolo, con angoli di incidenza bassi, o molto bassi, e conseguenti primi salti lontano dall’antenna e dunque grandi zone di silenzio.
Le frequenze più utili per noi radioamatori sono le bande degli 80 m. e dei 40 m. e qualche volta anche i 30 m. Queste antenne sono compatibili (con qualche lieve attenuazione) con segnali da e per le zone al di fuori della zona d’influenza dell’antenna. Le antenne sono prevalentemente filari date le dimensioni, tenute basse sul terreno, con dimensioni leggermente inferiori dovute alla maggiore capacità incontrata dalla vicinanza dei conduttori al terreno.

Le antenne… (clicca sull’icona per ingrandire)

1) Antenna base — Dipolo a larga banda, per la frequenza in uso:

Foto 1

Antenna base – dipolo larga banda per 80 metri (3,5-3,8 MHz) costituito da quattro fili di rame ricoperto 1,5 mm. distanziati tra loro da 60 mm. e da 18 isolatori nylon ertalon, di lunghezza 18,50 metri (per due). Al centro balun 1/1, 7 distanziali dal terreno in vetroresina c/a 60 cm.

2) Antenna base — Hertziana o longwire, utile per poter trasmettere su bande diverse:

Foto 2

Antenna base – hertziana o longwire, filo di rame ricoperto da 2 mm. diametro, lunghezza m. 22,5 + 22 m. filo di rame treccia ricoperto da 1,5 mm. All’inizio balun rapporto 1/6 o nel caso dell’uso di soli 22 metri balun 1/4. Quattro distanziali in vetroresina da 60 cm.

3) Antenna per mobile — Usata per i mezzi in movimento:

Foto 3

Antenna per mobile HF per mezzi in movimento. Quattro pezzi di alluminio avionico da 25 mm. diametro, lunghezza 630 mm. da avvitarsi uno sull’altro, con snodo per piegare il dipolo e bobina centrale di accordo, lunghezza 140 mm., diametro 42 mm. con con 71 spire, filo argentato 0,8 (avvolgimento lunghezza 98 mm.) con cursore per cortocircuito di accordo. Whip lunghezza 2300 mm. retrattile.

4) Antenna portatile o mobile (se usata in verticale):

Foto 4    Foto 5    Foto 6

Antenna di identica costruzione della Foto 3, solo in aggiunta 2 distanziali da 60 cm. in vetroresina (lo snodo alla base invece che in alto).

5) Antenna solo portatile — Hertziana o long wire:

Foto 7    Foto 8

Antenna hertziana o long wire portatile, treccia di rame ricoperta da 2 mm. di 22 metri + 20 metri filo rame ricoperto da 1,5 mm. da tenere parallelo al terreno con 2 + 2 distanziali in vetroresina. Se si monta dietro al fuoristrada provvedere a una molla para strappi. Balun 1/6.

6) Antenna tascabile — Per operatori a piedi:

Foto 9    Foto 10

Antenna tascabile o short rear — Antenna elicoidale in metallo armonico di lunghezza variabile alla trazione da pochi cm. a 10/11 metri e di conseguenza di variabile sintonia, secondo necessità + un secondo spezzone di eguale estensione per le bande basse. Peso 115 grammi ciascuna, balun 1/6, quattro distanziali in vetroresina di 60 cm. Se si monta dietro il fuoristrada mettere molla para strappi. La risonanza: (lunghezza fisica) 142.500 diviso la freq. espressa in KHz. Equivalenza: diametro della molla x 3,14 x il numero delle spire.

ATTENZIONE… TUTTE… queste antenne vanno alimentate con un ATU, dal QRP al QRO, con un massimo di 150 W. Per potenze superiori cambiare il diametro del filo della bobina.
Le profonde vallate liguri sono state teatro di reiterati “test” con queste antenne.

Queste prove ed esperienze eseguite e curate in modo molto attento nell’uso delle HF con antenne a “pioggia” certamente trascendono il mio “puro” interesse di radioamatore ma giusto perché sono anche memore delle numerose emergenze che hanno funestato il nostro Paese che mi sono interessato, e ho provato, e dunque, a ragione, ritengo queste antenne molto utili in caso di bisogno, nell’intento di aiutare il sociale soprattutto nelle grandi emergenze. Nell’animo mio sono rimaste consistenti tracce del CER, questa nostra organizzazione cancellata dalla stupidità umana, che se è vero che le gesta di centinaia di radioamatori nelle emergenze sono scritte nell’impalpabile etere è anche vero che la memoria di chi in prima persona ha vissuto quelle tragedie resta a monito per la vita.

73’… de Attilio I1BAY, on air since 1948

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