Elecraft K3 QRP: una nuova era

by Attilio I1BAY – I QRP Club #309

 

L’ho prenotato e atteso per quasi otto mesi poi l’altro giorno è arrivato il K3 QRP.
Invece di arrivarmi un ricetrans, mi è arrivato un computer camuffato da radio con licenza per trasmettere. Ho messo qualche tempo per farlo funzionare e ancora di più per capire come funziona, visto la complessità del “mostro”, ho capito invece subito che era finita un’epoca, quella in cui “ti facevi la radio”.
La mia generazione targata 900 o “un millennio fa”… dunque, oggi rimane estromessa dalla genesi, rito fondante, praticato per più di sessant’anni e che risultava ancora possibile fino a poco fa e proprio nel QRP, ultimo baluardo del fai da te! Si dice il progresso…! Come fai ad amare questi mostri, io che ho sempre creduto che quando tocchi un tasto fai una funzione di on-off, e invece ora debbo imparare che se lo palpo faccio una funzione, se lo pigio un’altra, se lo sfioro un’altra ancora e via cosi!
E poi il soft? cosa è in una radio? Cosa vuoi dire la confusione che io trasmetto in CW e dal “mostro” può uscire RTTY? Cosa vuoi dire che, il “mostro” riceve e scrive il CW sul display, demodula e fa la RTTY trasmettendo con un tasto… e l’operatore che fa in sto casino, come fa a tenere a mente tutto? Bisogna girare con la “Bibbia” in tasca.
Io mi deprimo (eufemismo). Non nego che quando “maneggio l’oggetto” ho dei brividi per quello che può fare, per quello che riesco a fare, però è come essere in compagnia di una donna leggiadra che devi trattare con estrema attenzione, che devi solo sfiorare, che se fai un gesto incosulto ti lascia. E la fine della conoscenza intima, del sapere come è fatta, cosa c’è dentro e come reagirà nell’uso, l’amica radio.
Certamente è la nuova frontiera, è cioé, cosa attende le nuove generazioni, io per il momento so cosa perdo, e non è cosa da poco, a cominciare dalla tranquillità.
Ma via, affinchè il mio “mugugno” da “antico” serva almeno a mettervi sull’avviso di cosa vi aspetta e magari anche quello di buono che c’è nell’operatività, sì, perché questa è sicuramente migliorata a scapito, come radioamatore, della conoscenza dell’elettronica, perché ora è davvero inutile “aprire per vedere come è fatta una radio”… Non vedete nulla, non più fili, tutto indefinito in poco spazio, dovete stare attenti a non allungare le mani, stare lontani… le “statiche”… dunque, il frontale è il vostro limite.
Non più strumenti di misura, non servono, al masssimo con un computer via internet qualche robot dalla casa madre, dall’altra parte del globo “setterà” tutto. E se si romperà qualcosa?… ma via, che “sfiga”, dicono i giovani… via il pezzo, in plug-in… e spazzatura!
Per me, che per più di sessant’anni, ho praticato la nobile arte dell’elettronico, cercando di capire anche le grandi mutazioni intercorse in questo lungo periodo ora mi brucia essere emarginato, come tutti, al di là del frontale di queste radio, usa, abusa e getta! Ma è tristemente così!… Il PROGRESSO, miete le sue vittime… bisogna abituarsi.

Il QRP K3 nei numeri, in estrema sintesi…

Dimensioni: cm 27,5 x 27,5 x 11,5 (grande per un QRP, studiato per contenere la versione 100 W). Nel K3 QRP lo spazio vuoto di cm 15 x 12 x 6,5 può essere utilizzato per 4 o 5 batterìe al litio per circa 24 Ah, di utilizzo.
Peso, senza batterie, 3 Kg.
Consumi: meno di quelli dichiarati dal costruttore, a 12,5V RX 0,75 Ah; TX 1W 3Ah; 5W 2,24 Ah; 10W 2,75 Ah; a 13,5V RX 08 Ah; TX 1W 1,1 Ah; 5W 2,4 Ah; 10W 2,9 Ah (maggiori consumi del K2, soprattutto in RX dovuti al grande display, ma sempre il consumo più basso della sua categoria.
Caratteristiche: vi rimando al sito web Elecraft Link esterno per una lettura attenta delle voluminose prestazioni e dei confronti fatti con i più costosi e prestigiosi ricetrans dai più grandi laboratori mondiali.
Io quale ruspante, avendo anche strumentazione, però ho sempre preferito fare il confronto in pratica sul campo, nel momento peggiore magari in Contest, prendendo commutatore coassiale, una antenna, il ricetrans che va per la maggiore e l’altro da confrontare, prendo il tempo a disposizione e mi immergo in un confronto serrato e pratico sulle varie bande portandomi dietro 60 anni esperienza di ascolto. Nel caso del K3, ho preso il celebrato K2 mi sono messo le “cuffie” come sempre e sono andato in “apnea”. Non c’è voluto molto, questa volta, per stabilire in modo inequivocabile che mi trovavo davanti a qualcosa di nuovo, di innovativo, un salto, o l’inizio di una nuova era, dove il termine radio diventa quasi disueto… dalle mie parti, i vecchi saggi, quando vogliono significare una grande differenza dicono… “Questi sono fichi di un altro cavagno!” Ebbene questa volta credo, si possa dire che, non è cambiato solo il cavagno, ma anche l’albero.
Veniamo alle dolenti note: cosa viene a costare il “salto… la nuova era… ecc, ecc”. Come QRP, non poco… 1600 $ il K3 10W assemblato, nudo, poi ci vuole l’ATU, 289 $, è meglio mettere due filtri 8 poli nel RX main 250 $+39 $ di trasporto, bus adattatore 39 $, la spedizione UPS 185 $, poi la dogana in Euro 279.
Amen… così, semplicemente, con un ricevitore e in QRP… Insomma, oggi sembra che fare QRP sia diventato un lusso e si risparmi, in fondo, solo la RF! L’unica consolazione, si può dire, è avere un QRP DOC, che, volendo, con qualche aggiunta può diventare uno straordinario ricetrans QRO, e non è poco!

72′ de I1BAY, I QRP #309

Clicca per ingrandire Clicca per ingrandire

 

Discutine sul Forum