by Ivo IW1PAK
Per chi, come me, è alla ricerca di antenne che siano realizzabili con limitate attrezzature, pochi mezzi, e ancor meno tempo, l’antenna Moxon ha subito attirato la mia attenzione.
È stata ispirata da quella realizzata da Fred Caton – VK2ABQ, che, nei suoi esperimenti, aveva notato che collocando una loop quadrata su un piano orizzontale, con due lati tagliati e separati da un isolante, si poteva ottenere una buona direttività ed un certo guadagno.
L’antenna in questione prende il nome da Les Moxon (G6XN) il quale, dopo aver scoperto che modificando la forma dell’antenna da quadrata a rettangolare se ne aumentava il guadagno e che la distanza che separava i due elementi influiva sulle caratteristiche elettriche dell’antenna, realizzò una direttiva formata da due elementi di uguali dimensioni.
Successivamente questa antenna venne fatta oggetto di studi e migliorata dal guru delle antenne L.B. Cebik, W4RNL, che modificò le dimensioni dei due elementi realizzando un radiatore ed un riflettore di lunghezza diversa (che garantiva un buon rapporto avanti-indietro ) ed ottimizzò l’impedenza nel punto di alimentazione, tanto da ottenere 50 Ohm.
Recentemente Allen, KG4JJH, ha scritto articoli su QST di maggio 2003 (“Black Widow 15 meter moxon”) e agosto 2005 fornendo interessanti dettagli di costruzione e diagrammi di irradiazione.
È stato realizzato un programma (MoxGen, scritto da Dan Maguire, AC6LA, che è basato su algoritmi sviluppati da Cebik, W4RNL), che si può scaricare liberamente dal sito www.ac6la.com ; il programma consente di calcolare le dimensioni degli elementi e la distanza (C) che va interposta tra questi.
Per chi vuole approfondire l’argomento sono consigliabili, tra i tanti, i siti:
www.cebik.com e www.moxonantennaproject.com .
In conclusione, l’antenna MOXON può essere considerata come una yagi a due elementi, le cui estremità sono state ripiegate a novanta gradi in orizzontale, le une verso le altre, e separate da un isolante: la direttività dell’antenna è determinata dalla distanza tra le due estremità.
Rispetto ad una antenna direttiva a due elementi yagi, l’antenna Moxon offre tre vantaggi:
- è più ridotta come dimensioni (e può essere realizzata con materiali più leggeri e quindi montata più in alto, il che equivale ad abbassare l’angolo di irradiazione e quindi favorisce i DX);
- ha un ottimo rapporto avanti-indietro (intorno a 25 dB) ed un guadagno che si aggira sui 4 dB rispetto al dipolo;
- l’impedenza tipica è di 50 Ohm, per cui non richiede accordatori o adattatori di impedenza…
L’antenna MOXON se progettata secondo i parametri forniti dal programma MoxGen può essere facilmente autocostruita nel giro di qualche ora, fissata su supporti di plastica o legno a forma di T, H o di X, ed, essendo leggera, piazzata su pali o sostegni aerei che possono essere fatti ruotare anche manualmente.
Ecco un esempio di autocostruzione (clicca per ingrandire):
Per realizzare la struttura sono stati usati listelli di alluminio piegati ad angolo, e, come separatori, dei pezzi di legno delle dimensioni volute, sui quali i listelli sono stati avvitati. Tutta la struttura può essere sostenuta, come si è detto, da un supporto in legno (o tubi di plastica) a forma di H o X.
Tra la linea coassiale ed il punto di alimentazione è opportuno inserire il solito balun 1:1.
Buon divertimento de IW1PAK.