Per noi radioamatori il desiderio di trasmettere sulle bande basse, in HF, il più delle volte, riesce diffìcile da realizzare per la difficoltà ad avere spazi adeguati, e questo non solo in città. Certamente pensare a un’antenna “full size” per i 160 metri o anche solo per gli 80 metri c’è da meditare perché anche a voler dispiegare un semplice dipolo, le misure che si raggiungono sono davvero ragguardevoli! Allora, possibili soluzioni? Certamente, si deve andare al “verticale”, sì, ma con il rispetto assoluto delle regole… la “terra”, fattore determinante per la riuscita Non si può stendere attorno dei radiali perché si avrebbe in terra il problema del dipolo moltiplicato per le bande in uso nella verticale! Metto un prospetto che da un’idea sull’uso dei radiali. Tenete presente, che con prove pratiche, i radiali non interrati vanno meglio… però le misure!
Io abito in città e il rifiuto alla speculazione edilizia dei miei mi ha fatto trovare 2500 metri disponibili, ma anche qua un problema, sono presenti alberi di alto fusto! Sono un “very old man” e vi assicuro che di antenne ne ho fatto molte, sono in fondo ad una valle, con intorno colline che diventano montagne, da ragazzo i dipoli e filari salivano e scendevano in un turbinio infinito, poi circa quaranta anni fa presi la decisione di fare le cose in modo serio e come ho avuto modo di dire, le bande alte dai 40 m. in su, ho montato direttive monobanda, restavano gli 80 m. e i 160 m. nel frattempo concessi. Ho preso allora di petto il problema della “massa”, si perché è davvero un problema: la resa delle antenne verticali è strettamente legato all’efficienza della “terra”! Non basta una puntazza piantata dove volete, perché non si mette in sicurezza neppure un frigorifero, con qualche puntazza! Fare una “vera terra” costa di più che comperare la migliore delle verticali! Metto un prospetto di come dovrebbe essere una terra… io l’ho fatta così, poi ho messo sopra una verticale e ora una “grande” verticale alta 22 metri che contiene tutte le bande HF fino ai 6 metri. Occupa uno spazio triangolare di 40 cm. e comunque anche qui per i 160 m. vede la soluzione di L rovesciata con una bobina e 33 metri di buon filo di rame orizzontale.
Il tempo mi ha fatto capire che i “grandi segnali” in ricezione e trasmissione si raggiungono solo quando si usano “grandi antenne”. Allora un consiglio: “grandi” verticali SÌ, ma, con grande cura della “terra”! (l’efficienza della terra si può anche misurare).
Così, al fine di aiutare chi sceglie la via “verticale” la soluzione è disegnata. È un’antenna ampiamente provata, che con la vostra fantasia può andare dai 160 m. ai 20 m… basta lavorare attorno alla bobina! Io ho fatto anche la base ribaltabile per rendere più facile la commutazione di banda, ma vi possono essere soluzioni più sofisticate.

Non chiedetemi come va l’antenna, se non fossi convinto che va bene non l’avrei tenuta su per oltre dieci anni e non sarei qui a fare questo “bla bla”… con l’aggiunta dei disegni!

PS. Ancora una cosa: non collegate mai la massa dell’antenna con quella dell’impianto elettrico di casa, debbono rimanere assolutamente separate, sono le norme.

73’… de Attilio I1BAY, on air since 1948

Qui puoi scaricare i tre schemi in alta risoluzione dell’Antenna ASR 2, base e terra in formato ZIP icona zip


Antenne verticali montate a terra con radiali interrati (per es. 3,5 MHz)

Numero radiali 4 8 16 32 64 120
Guadagno in db -2.20 -1.31 -062 010 +018 +029
Angolo invariato 25′ 25′ 25′ 25′ 25′ 25′
Res. di radiazione 71 58 50 44 40 39

Antenne verticali montate a terra con radiali su terra (sempre in 3,5 MHz)

Numero radiali 4 8 16 32 64 120
Guadagno in db -1.06 -041 +007 +046 +072 +083
Angolo invariato 23′ 23′ 23′ 23′ 23′ 23′
Res. di radiazione 64 56 50 46 43 41

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