by Andrea – IK1MVX

 

Come saprete, lavoro nelle TLC cellulari da più di 4 anni. In passato ho collaborato con progettisti/installatori di reti PMR (Private Mobile Radio, le reti professionali VHF-UHF). Quest’ultima attività insieme alle esperienze “radio-rallistiche” mi hanno aiutato nel mio lavoro.
La passione per la RF è tanta e sono felice di fare un lavoro che “confina” con l’hobby.
Nella progettazione di reti cellulari (sia di seconda che di terza generazione) utilizziamo tools informatici che effettuano una predizione della copertura che fornirà una stazione radiobase. Come funzionano?
Questi programmi (ne cito 2, solo per la cronaca, EET Planet e TEMS Cell Planner) hanno un database che fornisce alle mappe geografiche la caratterizzazione dell’area interessata. In pratica, quando visualizziamo la mappa di Sanremo, il programma è in grado di sapere se la zona è densamente urbanizzata, poco urbanizzata oppure la zona è rurale o ancora boschiva. In base a questi dati, conoscendo la potenza EIRP dell’impianto in questione e il diagramma di irradiazione dell’antenna usata, il software applica un “modello propagativo” frutto di un mix tra teoria e test sviluppati negli ultimi 15 anni. Così facendo, il sistema è in grado di predire il livello di segnale (di solito viene espresso in dBm) in un’area.
Purtroppo il sistema è affidabile ma non è preciso. Nelle aree metropolitane il modello propagativo viene adattato periodicamente (in gergo si dice che viene “tunato”) dopo varie prove in campo.
Questi programmi di predizione vengono utilizzati attualmente anche da installatori professionisti.
Nelle figure seguenti, forniteci da Paolo IK2NHL (che insieme a me ed a Oscar “cura” i nostri ripetitori utilizzati nei rallies), sono visibili le coperture che offrono Monte Bignone e Monte Faudo in UHF.
La simulazione è stata effettuata supponendo di trasmettere un segnale di 10 watt con un’antenna collineare con 6 dB di guadagno.
La legenda esprime il segnale ricevibile in dBm. Noi però siamo più abituati alla scala S del nostro RTX. La scala S è stata standardizzata dalla IARU circa 25 anni fa.
Per avere un’idea del livello in scala S (quella dei nostri apparati) vi basta conoscere questa tabella. Se volete scendere nel dettaglio “tecnico” sicuramente Google vi potrà aiutare… 😉

Grafico

Discutine sul Forum