Promemoria pratico per la carica delle batterie Ni-Md e Litium (poliLi-ion)
by Attilio I1BAY – I QRP Club #309
Dopo la direttiva del Parlamento Europeo del 27 gennaio 2003 che veniva a vietare la vendita di apparecchiature elettroniche alimentate da batterie al Ni-Cd è stato giocoforza per le industrie sviluppare tecnologie alternative con altre sostanze. Così sono nate le BT Ni-Md prima e le polimeryLi-ioni dopo. Si può dire in sintesi che le Ni-Md battono le Ni-Cd come possibilità di erogazione in mAh quasi doppia per lo stesso peso, mentre le Li-ion battono tutti per le dimensioni e il peso.
Questi due tipi di batterie hanno comportamenti diversi alla ricarica e anche comportamenti diversi nella fase di discarica.
Per le batterie Ni-Md è meglio usare celle della stessa produzione e della stessa capacità e possono essere messe solo in serie (o in parallelo con complicati circuiti elettronici). Le Li-ion, sempre della stessa casa e data di costruzione, possono essere messe in serie e parallelo e necessitano solo di una protezione elettronica in serie in uscita contro i cortocircuiti.
Le Ni-Md, modi di ricarica:
La carica di questi accumulatori deve essere fatta a corrente di carica costante con una tensione di 1,6 V per ciascuna cella, sotto questo valore la cella non si carica completamente. La corrente deve essere pari alla capacità dell’elemento.
Carica normale: è quella fatta con la capacità nominale della cella in mA/10 per 14 ore. Il rendimento è 07. Un eventuale sovraccarico può provocare solo un piccolo effetto memoria ma la cella non è in pericolo. Questa ciclo è quello che assicura la maggior durata della BT.
Carica accelerata: si esegue sempre a corrente costante C/5 (cioè la capacità in mA/5) per 6 ore e trenta minuti. Il rendimento è 08 ed è usurante per gli elementi. Attenzione ai sovraccarichi! Non più di dieci minuti pena la distruzione.
Carica rapida: fornire una carica pari a quella erogabile dalla batteria, 1 C per un’ora. Attenzione ai sovraccarichi! Meno di cinque o sei minuti e si può causare la distruzione!
Non si può fare paralleli fra queste batterie se non della stessa capacità, casa costruttrice e per la stessa data di costruzione e con opportuni sistemi elettronici, dunque solo serie. Ricordarsi che bisogna ricaricare le BT per usarle entro pochi giorni, non sono adatte allo stazionamento se non con opportune fasi di mantenimento che è uguale a C/50 e può essere tenuto in modo indefinito. Il “trickle” non ricarica la batteria serve solo compensare le perdite per autoscarica.
Quando si SCARICANO… ricordarsi di non SCENDERE MAI al disotto di 1 V per elemento a vuoto e se l’elemento sta erogando corrente MAI al disotto di 08 per elemento.
È meglio ricaricare le BT tra 10° e 20° C e se andando in montana la temperatura scende vicino allo zero tenerle al riparo e utilizzarle all’ultimo momento. La bassa temperatura aumenta la resistenza interna e diminuisce la tensione sotto carico accorciando la durata della carica e questo anche se non usate la BT.
Le BATTERIE PolimeryLi-ioni
Per quello che ci interessa come radioamatori sono batterie molto utili e sono costituite da tre elementi ciascuno da 3,7 V per raggiungere 11,1 V scariche e 12,7 V a piena ricarica per le capacità di 2,2 Ah, 4,4 Ah e 6,4 Ah, per temperature di lavoro e ricarica intorno ai 12° C.
Gli elementi sono di dimensioni e peso estremamente contenuti, per es. la BT da 2,2 Ah, dimensioni: 100 x 30 x 25 mm. con peso di 185 grammi, ancora un esempio, la BT da 4,4 Ah, dimensioni: 150 x 50 x 20 mm. peso 315 gr. La BT da 6,4 Ah, dimensioni:170 x 70 x 30 mm. peso 390 gr.
Queste batterie si possono tranquillamente mettere in serie o parallelo, sempre della stessa capacità, senza particolari attenzioni, però si consiglia caldamente l’uso di una protezione elettronica contro i cortocircuiti sul carico.
Quello che serve per la ricarica: un alimentatore CA-CC 220 V 0,6 Ah – 15 V 1 Ah e un caricatore elettronico per batterie “Lithium” per tre celle con input DC 15/18 V e output 0,75 Ah. Con questo “caricatore elettronico” si può fare la ricarica anche da pannello solare.
Per questi due tipi di batterie i cicli di carica/scarica se effettuati correttamente sono circa 350/360. L’unico inconveniente è il prezzo, soprattutto per le Litio!
72 de i1bay
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