Premessa
Ci si trova a volte, come ad esempio la scorsa estate dove per raggiungere il Passo del Carabiniere ho dovuto trasportare a spalle tutta l’attrezzatura, nella necessità di usare un’antenna verticale per uso portatile (fisso) per le HF avente dimensioni e pesi contenuti senza però voler rinunciare all’efficienza, alla velocità di montaggio ed alla rapidità del cambio banda.
Analizzando le proposte del mercato ho pensato di utilizzare l’antenna telescopica (whip) della MFJ per le sue particolari qualità, che qui di seguito sommariamente descrivo:
lunghezza estesa: 3,60 m (MFJ-1956)
lunghezza chiusa: 60 cm
materiale: acciaio inox
robusta
flessibile
Costo contenuto: 37 Euro in Europa o 29 $ negli USA
Il mio interesse per questo whip consiste nel fatto che abbinandolo ad un mast alto 1,40 m., permette, allungando o accorciando opportunamente lo stilo, di ottenere un radiatore che risuona come un quarto d’onda nelle frequenze dai 10 ai 20 m., con un’ottima efficienza in ben 5 bande. Per i 40 m. occorre ovviamente inserire una bobina tra mast e whip, in questo caso l’antenna offre una efficienza del 40% rispetto ad un elemento alto 10 m., ma tuttavia ancora accettabile e ben più pratico da maneggiare.
Costruzione
Per prima cosa ho formato una staffa su cui ho applicato una presa da pannello SO-259; isolato dalla staffa ho poi fissato un tondo da 10 mm. lungo 50 cm. (anche una barra filettata va bene) che ho collegato al centrale della presa, ottenendo così la parte inferiore del mast. (foto nr. 1)
Ho quindi impiegato un tubo di acciaio di 1 m., del diametro esterno di 12 mm., che ho calzato sul tondo, in modo però da poterlo anche estrarre. Il risultato è un mast alto 1,40 m., ma suddiviso in due pezzi, facilmente trasportabili. La lunghezza complessiva del radiatore, sfruttando la massima estensione del whip, risulta essere pari a 5 m. (1.40 m. + 3,60 m.) che corrisponde ad un quarto d’onda in 20 m.
Se si intende trasmettere solamente dai 10 m. ai 20 m. è sufficiente filettare l’estremità libera del tubo ed avvitarvi lo stilo MFJ: l’antenna è pronta.
Naturalmente trattandosi di un prodotto statunitense il passo è in pollici e corrisponde a 3/8″ – 24 filetti per pollice; nessun panico però, in quanto a Genova si trova il maschio corrispondente.
Qualora invece, come nel mio caso, si desideri operare anche in 40 m. occorre per prima cosa isolare il mast dal whip, a tale scopo ho usato un prigioniero di nylon che ho forzato nell’estremità libera del tubo di acciaio; su questo prigioniero ho avvitato un barilotto che consente a sua volta di avvitarvi il whip; in questo modo ho isolato elettricamente le due parti dell’antenna. (foto nr. 2)
Ho potuto dedicarmi quindi alla costruzione della bobina dei 40 m. o degli 80 m.
Su suggerimento di Giorgio IK1UWL, ho provato ad usare un toroide e relativo avvolgimento al posto della classica bobina.
La ditta Amidon commercializza una vasta serie di toroidi adatti a lavorare a diverse frequenze; nel mio caso ho usato quelli colorati di rosso utilizzabili tra i 2 ed i 30 MHz con il diametro esterno di circa 25 mm. che sopportano i 100 watt.
Il numero delle spire da avvolgere è in funzione del valore dell’induttanza desiderata e nasce da un calcolo che è presente su Handbook ARRL; per conoscere tale induttanza ho usato il programma “Loadcoil” di G4FGQ in cui inserendo pochi dati, tra i quali l’altezza del mast (1.40 m.), la lunghezza del whip (3,60 m.) fornisce in risposta, tra i diversi valori, anche quello che ci interessa e cioè l’induttanza della bobina adatta alla configurazione desiderata.
Nel mio caso è stato sufficiente avvolgere 34 spire sul toroide per far risuonare l’antenna a 7.050 MHz.
Per mezzo di pinze a coccodrillo (foto nr. 3) si collega il mast al barilotto, inserendo il toroide qualora si intenda operare in 40 m.
Il risultato è un’antenna leggera e maneggevole che può essere tenuta in posizione verticale in vari modi: dal classico treppiede da macchina fotografica alla ruota della vettura che sormonta un ferro opportunamente piegato.
Sei radiali lunghi 5/6 m. collegati alla SO259 completano il sistema radiante.
Conclusioni
- L’antenna richiede pochi minuti per essere montata;
- per il cambio banda sono sufficienti pochi secondi: basta semplicemente accorciare od allungare il whip ottenendo un ROS contenuto nelle bande tra i 10 ed i 20 m. od inserendo il toroide per altre frequenze;
- può essere agevolmente trasportata nella vettura ma anche inserita, all’occorrenza, in uno zaino;
- la costruzione è rapida e non richiede particolari attrezzature; il costo molto contenuto.
Un ringraziamento a Giorgio IK1UWL per i suggerimenti sui toroidi ed uno a Gianni IW1QGR che gentilmente mi ha fornito il prigioniero di nylon ed è andato sino in Fiera a Friedrichshafen per acquistare lo stilo della MFJ.
Sono naturalmente a disposizione il martedì sera in Sezione o sul Forum per chi desiderasse avere ulteriori delucidazioni.
73 de Gianni I1UWF